Diaspora alternativa a Facebook

logo diaspora

Leggendo la descrizione di Diaspora* sul loro account twitter

Diaspora is an awesome, distributed, open source social network in the making from some young hackers at NYU

spiccano subito le parole social network,open source e hakers. Diaspora* è infatti un social network open source, molto simile a facebook ma è stato sviluppato in maniera trasparente e con lo scopo primario di proteggere i dati personale dell’utente.

Update inviti diaspora 04-10-2011
Ora è possibile iscriversi su diaspora liberamente e sono sorti altri pod non ufficiali che sono comunque in rete con quello principale se vi interessa iscrivervi vi basterà leggere Costruire un socialnetwork libero.

Storia di un idea

L’idea di diaspora nasce nel febbraio 2010 quando alcuni studenti (Dan Grippi, Maxwell Salzberg, Raphael Sofaer e Ilya Zhitomirskiy) sono stati ispirati da un discorso del professore Eben Moglen alla Columbia University rigurdante il capitolo di Internet Society, “Freedom in the Cloud”, in cui Moglen descriveva le reti sociali centralizzate come spionaggio gratuito. In un’intervista al New York Times Salzberg ha detto “Quando dai il permesso di pubblicare i tuoi dati personali, stai rinunciando a questi dati per sempre… quello che ti danno in cambio ha un valore trascurabile rispetto a quello che ti stanno facendo: quello che noi stiamo dando è tutta la nostra privacy”.
Sofaer ha aggiunto: “Noi non abbiamo bisogno di un hub dove consegnare i nostri messaggi. Quello che Facebook ci offre non è difficile da realizzare i giochi, la bacheca del profilo, la chat, sono elementi banali. La tecnologia esiste già.” Tuttavia, Salzberg ha detto che “Non faremo un nuovo Facebook”.

Il progetto

Diaspora è open source e l’innovazione principale è quella di consentire a tutti di impostare il proprio server o “pod” (baccello/seme) dove ospitare contenuti(i dati personali rimangono così all’utente), inoltre con Diaspora potranno interagire anche le altre piattaforme sociali e nel pod potranno essere aggregate le informazioni provenienti da twitter o facebook. Il decentramento è comunque fondamentale perchè permetterà agli utenti di riprendere la propria rete sociale. Oltre all’hosting c’è anche un servizio di registrazione(come facebook) nel caso che l’utente non abbia la possibilità di ospitare Diaspora* su un proprio server o su un servizio hosting.
Questo progetto è stato sviluppato con Ruby on Rails, e può essere provato da milioni di sviluppatori da settembre 2010.

Join diaspora

Tempo fa ho ricevuto un invito per diaspora e ho provato il servizio dove ci si registra direttamente sul sito https://joindiaspora.com. Il prodotto è ancora in alpha, quindi molto scarno e con qualche bugs. L’impostazione ricorda molto facebook anche se molto più leggero e allo stesso modo si possono condividere elementi multimediali e il proprio status. La cosa che sorprende è che si vede subito che ci tiene alla privacy perchè i contatti vanno messi per forza dentro dei gruppi e anche quando si posta un messaggio occorre decidere se postarlo al mondo o solo agli amici o solamente ai famigliari etc… Lo si può già connettere a twitter e per essere una alpha mi pare che funzioni abbastanza bene speriamo che ricevano altri finanziamenti e possano terminare questo progetto. Attualmente diaspora funziona solo su invito e al massimo si può far richiesta sul sito.

Cosa significa diaspora?

Da wikipedia:

Diaspora è una parola di origini greche che descrive la migrazione di un intero popolo costretto ad abbandonare la propria terra natale per disperdersi in diverse parti del mondo.

In questo caso credo faccia riferimento alla decentralizzazione dei contenuti e degli utenti sui server e hosting di loro proprietà migrando dal centralizzato facebook. Anche l’immagine delle spore (*) che volano via trasportate dal vento rendono bene l’idea.

Il codice sorgente di diaspora

Il repository dei sorgenti si trova su github a questo indirizzohttps://github.com/diaspora/diaspora

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6 thoughts on “Diaspora alternativa a Facebook

  1. Furio Detti

    mah a me pare una fesseria: sono mesi, mesi che ho chiesto l’invito e ancora non si sono fatti vivi… se questa è la velocità con cui vogliono competere con Facebook nel web 2.0 possono anche chiudere bottega!

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