Capitan Harlock il pirata contro la pirateria
Il nuovo film Capitan Harlock tratto manga di Leiji Matsumoto sta per uscire nelle sale italiane. C’è grande attesa per questo film e con grande sorpresa poco tempo fa ho visto al cinema uno spot contro la pirateria audiovisiva il cui protagonista era proprio lui Capitan Harlock il pirata contro la pirateria.
Io sono capitan Harlock. Sono un eroe, e lotto per la libertà! Sono un pirata è vero, ma ho un codice d’onore, e combatto quei pirati che vogliono toglierci la bellezza, i sogni e le emozioni che solo il cinema può dare!
Unitevi a me nella lotta contro la pirateria perchè se muore il cinema muore tutto questo.
Sono queste le parole messe in bocca dalla fapav a Capitan Harlock diventato il testimonial di una nuova campagna antipirateria.L’idea di usare un pirata per combattere la pirateria inizialmente è partita dal Giappone e poi in italia si è trasformata in uno spot creato dalla Lucky Red in collaborazione con la FAPAV. Il video è trasmesso nelle sale cinematografiche ed è possibile vederlo direttamente da youtube:
Questa decisione secondo me potrebbe generare un effetto nefasto proprio sul film stesso e la campagna è secondo me un pò patetica. Non credo ci sia molta Non c’è libertà nel fare multe da milioni di euro a una massaia che si è guardata un film in streaming o peggio arrestare un ragazzino per aver scaricato o condiviso qualche mp3 o film in divx. Questo è quello che facevano la fapav, la siae e enti simili fino a che non si sono accorti che era controproducente. Queste persone forse non avevano i soldi per potersi permettere di comprarlo e non avrebbero mai comprato nulla. Il prezzo intero per un biglietto del cinema è di € 8.30 per le visioni normale e di € 10,50 per la versione 3D se non è pirateria anche questa! 🙂 Con questo non voglio dire che la pirateria è un bene ma che va combattuta con altri mezzi e gli utenti dovrebbero favorire quei servizi che costano poco e che risultano estremamente comodi. Negli ultimi anni sono nati nuovi servizi economici come google play o spotify che permettono la fruizione dei contenuti musicali. Spero che nascano sistemi analoghi per i film (attualmente c’è netflix in usa in italia c’è qualcosa di simile creato da telecomitalia ). L’unico sistema per combattere la pirateria è abbassare i prezzi e diffondere i contenuti in modo semplice, se riusciranno a progettare un servizio più comodo del peer to peer ed economico allora lentamente la pirateria morirà. Ci guadagneranno gli utenti, gli autori, i distributori di contenuti, le case discografiche e forse anche gli enti parassiti come la fapav e la siae etc.
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